Il Nobel 2017 per la medicina è stato assegnato a chi ha scoperto l’orologio biologico. Non stupisce, dato che ultimamente è tutto un parlare di cosa è che ci fa vivere meglio e più a lungo: dormire almeno otto ore per notte, mangiare sano, bere un bicchiere di vino rosso al giorno, fare esercizio fisico…insomma, attività che scandiscono la vita di tutti i giorni e che rappresentano, in fondo, le “grandi funzioni organiche” (le famose “GFO”, acronimo che tanto piace a noi veterinari quando raccogliamo anamnesi).

Ma tali attività scandiscono anche la “loro” vita quotidiana: ipotalamo ed ipofisi regolano infatti anche i bioritmi di Fido e Micio, contribuiscono alla regolazione della temperatura corporea, regolano i fenomeni dell’accrescimento, le situazioni di stress e di emergenza, controllano gli stimoli della sete e dell’appetito, così come il comportamento e l’attività sessuale.

Anche se, fisiologicamente parlando, cani, gatti, conigli e piccoli roditori sono simili, hanno in realtà grandi differenze per quel che riguarda il bioritmo.

Il cane preferisce il giorno: è più reattivo, gioca ed impara con facilità. Cerchiamo quindi, quando si può, di non lasciare troppo solo un cucciolo durante il giorno perché, se si abituerà  dormire, riserverà poi le energie per la sera o per la mattina presto.

Il gatto ed il coniglio preferiscono la sera: per sua natura il micio sonnecchia di giorno e caccia, quando può, al tramonto; anche se si adatta tranquillamente ai ritmi della famiglia, avrà spesso la tendenza a svegliarsi di notte o all’alba con la voglia di fare uno spuntino. Si potrebbe allora prendere l’abitudine, alla sera, di mettere un po’ di cibo nella sua ciotolina.

Il coniglio è un animale “crepuscolare”: di notte, se è chiuso nella sua gabbietta, lasciamogli un gioco o qualcosa da sgranocchiare.

Infine, i piccoli roditori preferiscono proprio la notte! E qui parlo per esperienza personale: svegliarsi all’improvviso e sentire piccole zampe che corrono su e giù…