L’ arrivo della stagione calda annuncia la comparsa delle prime zanzare. Queste fungono da vettore per una malattia parassitaria endemica in quasi tutta I’ Italia: la filariosi cardiopolmonare.
La filariosi cardiopolmonare e’ una malattia sostenuta da un verme chiamato filaria (Dirofilaria immitis), per la sua forma sottile e allungata. Il parassita viene appunto trasmesso da varie specie di zanzare e colpisce sia cane che gatto mettendo a rischio la loro salute. Le zanzare trasmettono il parassita attraverso il pasto di sangue sui nostri animali. La filaria adulta vive nel cuore e nell’arteria polmonare degli animali colpiti e si riproduce emettendo delle larve microscopiche, dette microfilarie, che restano in circolo nel sangue.
Le filarie possono causare danni al cuore e ai vasi polmonari, provocando con il tempo insufficienza cardiaca. Questa malattia si manifesta in modo particolarmente subdolo, soprattutto nel gatto: progressivamente si manifestano dimagramento, facile affaticabilità, scarsa resistenza allo sforzo e tosse.
Benchè la filariosi cardiopolmonare possa colpire anche i gatti, questi ultimi sono più resistenti alle infestazioni rispetto ai cani. Si ritiene che la prevalenza complessiva dell’infestazione da filarie adulte nel gatto sia compresa fra il 5-15% di quella riscontrata nei cani della stessa area geografica.
La Liguria non è tra le aree storicamente endemiche per il parassita ma risulta circondata da zone ad alto rischio. La presenza di zanzare durante tutto l’anno e gli spostamenti sempre più frequenti dei nostri animali domestici obbliga, ad ogni modo, tutti i proprietari a prendere in considerazione questa parassitosi.
Come sempre la miglior terapia è la prevenzione, basata sulla lotta alle zanzare con opportuni repellenti e, soprattutto, sulla somministrazione di farmaci che sono in grado di uccidere il parassita prima che diventi adulto. Esistono vari prodotti in commercio sotto forma di compresse e prodotti spot-on mensili o farmaci iniettabili della durata di un anno.
Prima di iniziare la prevenzione, è importante accertarsi che il cane sia negativo, effettuando il test specifico ed è raccomandabile farlo all’inizio del periodo primaverile.
Pertanto è opportuno rivolgersi al proprio veterinario curante per impostare una corretta strategia di prevenzione della filariosi cardiopolmonare.